In un mercato globale sempre più digitalizzato e connesso, anche le tecnologie e le piattaforme inverter per fotovoltaico si stanno evolvendo di pari passo.
In un mercato globale sempre più digitalizzato e connesso, anche le tecnologie e le piattaforme inverter per fotovoltaico si stanno evolvendo di pari passo.
Secondo gli analisti e i player di mercato più accreditati, c’è una sempre maggiore attenzione al solare fotovoltaico e alle tematiche correlate, a tutti i livelli. Una segnalazione che ha trovato conferma nella grande partecipazione a Intersolar 2019 Monaco, fiera di riferimento mondiale, quest’anno ancora più ricca di visitatori, molti dall’Italia.
Il pubblico e gli addetti ai lavori dimostrano sempre maggiore conoscenza e competenze, e rappresentano due vettori di crescita che, nel nostro Paese, registra un tasso costante di sviluppo in ambito residenziale, ma anche nel comparto commerciale (trifase).
Negli ultimi mesi il mercato si è espanso in modo costante, indipendentemente da possibili variabili esterne, per esempio, di natura politica. Ci si aspetta dunque una importante ricaduta positiva in termini di vendite e fatturato, anche grazie a strumenti versatili come il super ammortamento e le detrazioni fiscali.
Società di analisi, come per esempio Wood Mackenzie, sottolineano l’evoluzione dell’intero comparto e portano l’attenzione sulle tendenze che caratterizzeranno il 2020 e non solo.
Il miglioramento delle prestazioni dei dispositivi solari è un elemento fondamentale per ridurre l’LCOE. In questo contesto l’apporto della tecnologia è determinante. Grazie a innovazioni in ogni campo è possibile oggi disporre di celle, pannelli, inverter e componentistica a prezzi appetibili e sensibilmente più efficienti rispetto al recente passato.
Se, da un lato, l’industry sta lavorando a pieno ritmo per portare sul mercato pannelli più economici e con potenze in costante ascesa (ci si aspetta di vedere moduli da 500 W entro pochi anni), dall’altro, l’aspetto progettuale e i meccanismi di monitoraggio stanno assumendo un sempre maggior valore.
In questa logica, gli inverter, che rappresentano il centro nevralgico dell’impianto, risultano determinanti per il buon funzionamento della struttura e per la semplificazione e ottimizzazione delle attività quotidiane e di manutenzione.
Cittadini e comunità guardano con sempre maggiore interesse all’integrazione tra solare / rinnovabili e piattaforme di storage e per la mobilità elettrica. La forte correlazione e la comunicazione bidirezionale tra questi sistemi passa in buona misura dai sistemi inverter e dalle piattaforme di distribuzione dell’energia. Una gestione dinamica dei flussi energetici consente un evidente risparmio, considerevoli tagli in bolletta e la riduzione di possibili sprechi e inefficienze.
I prezzi del fotovoltaico e dei sistemi di accumulo continuano a scendere, si prevede così che sempre più servizi privati e pubblici adotteranno queste piattaforme ad alta efficienza, proprio per tagliare i costi e aumentare la capacità di dispacciamento delle reti.
Le potenzialità dei nuovi inverter saranno messe alla prova anche dalle attività di revamping che, si prevede, aumenteranno costantemente nel prossimo decennio.
Sempre secondo Wood Mackenzie, dal 2020 al 2030 il potenziale mercato dei siti di repowering solare potrebbe raggiungere i 67 GW.
Si tratta di attività che supporteranno la crescita dell’intero comparto nel medio/lungo, trasformandosi in vere e proprie opportunità per i proprietari di impianti, ma anche per fornitori e produttori.