Nel fotovoltaico, Ingeteam è specializzata nella produzione di inverter avanzati per il settore commerciale, industriale e per gli impianti utility scale.
Ingeteam nasce dalla fusione di due aziende spagnole: Team (Técnica Electrónica de Automatismo y Medida) fondata nel 1972 e Ingelectric creata nel 1974. Entrambe le società hanno avuto una crescita parallela, con una filosofia basata sullo sviluppo di tecnologie proprietarie grazie a investimenti nella ricerca e nello sviluppo per i settori dell’industria e dell’energia. Team creava dispositivi per la misurazione di grandezze elettriche, apparecchiature per il controllo di macchine elettriche e l’automazione di processi. Ingelectric si occupava dell’ingegneria applicata alla fornitura chiavi in mano di apparecchiature elettriche e di sistemi completi di automazione e controllo.
Oggi il business core di Ingeteam è basato sulle tecnologie per macchine elettriche, generatori e motori, elettronica di potenza e controllo. L’azienda vanta oltre 80 anni di esperienza nel settore elettrico e oltre 40 anni nel settore elettronico. Impiega più di 4.800 professionisti, di cui il 32% si occupa dell’ingegnerizzazione e dello sviluppo dei progetti. L’11% del personale e il 5.5% del fatturato sono dedicati alla ricerca e allo sviluppo.
Durante la fiera K.EY 2023 abbiamo sfruttato l’incontro con Guido Mungai, Sales Area Manager di Ingeteam Italy, per una chiacchierata sull’azienda e sulla visione di quest’ultima circa la situazione attuale e futura del mercato del fotovoltaico.
Il mercato del fotovoltaico oggi secondo Ingeteam
Il mercato è in forte crescita e c’è grande interesse per le energie rinnovabili. Questo interesse è spinto dalla crisi energetica dovuta all’impennata del prezzo del gas, naturalmente, ma non va trascurata una diffusa sensibilità alle tematiche green, anche da parte delle aziende senza dimenticare gli obiettivi imposti dall’Europa.
Oggi in alcuni paesi gli aiuti statali non sono più determinanti, anche se i governi di molte nazioni del mondo li hanno varati per stimolare l’abbandono delle fonti energetiche fossili in favore dello sviluppo delle energie rinnovabili. Il problema è che talvolta questi governi non sono preparati dal punto di vista tecnologico e le loro indicazioni non sono sempre coerenti. Per esempio, la necessità di energia pulita è impellente per rallentare (idealmente fermare) il cambiamento climatico che stiamo vivendo in questi anni. Bisogna quindi spingere sulle tecnologie che hanno i tempi di realizzazione più rapidi: in pratica il fotovoltaico e l’eolico. Soprattutto per il primo, potrebbero bastare pochi mesi per passare dallo studio di un nuovo impianto alla sua realizzazione e al suo collegamento alla rete.
Ma le lungaggini burocratiche, imposte dai governi, frenano l’iter di sviluppo e fanno perdere molto tempo in attesa delle autorizzazioni. In Italia, per esempio, solo adesso stanno entrando nella fase di costruzione impianti il cui studio è iniziato nel 2018. Ora i decreti hanno reso le procedure un po’ più veloci, ma siamo ancora lontani dall’ideale, dai procedimenti burocratici degli altri Paesi. L’Italia paga a caro prezzo la complessità e le lungaggini del suo sistema burocratico. All’estero, per esempio in Germania e in Spagna, l’iter autorizzativo è più semplice e veloce.
Incentivi e crescita
Nel nostro Paese, gli incentivi hanno creato un picco di crescita, ma quando gli aiuti statali sono terminati hanno lasciato le aziende in difficoltà e nell’incertezza. Gli incentivi sono durati troppo poco, hanno prodotto un’impennata del settore ma non hanno consentito il consolidamento delle aziende più giovani, che sono crollate – molte anche fallite – poco dopo la chiusura del rubinetto degli incentivi.
Il Superbonus 110% ha distorto il mercato nel settore residenziale. Per il privato era tutto gratis, quindi accettava impianti anche non ottimali, proposti da installatori con poca esperienza e non proprio coscienziosi nel loro lavoro. Sarebbe stato meglio un finanziamento più ridotto, come il 90%, che avrebbe costretto, fin dall’inizio dell’operazione incentivi, l’installatore e il cliente a valutare con più attenzione le scelte da fare, in modo da arrivare a un impianto ben progettato, fatto a regola d’arte e con i componenti migliori che il mercato può offrire.
Per quanto riguarda il settore commerciale e industriale, il mercato è in crescita, non solo il fotovoltaico ma anche lo storage. Le aziende sono spinte dal caro bolletta all’autonomia energetica per risparmiare; quindi, è diffuso il desiderio di installare sistemi solari sui tetti delle strutture industriali. Ma l’aumento della domanda e le situazioni internazionali hanno creato un problema di consegne: i produttori non sono riusciti a stare dietro alle richieste, e questo è coinciso con lo shortage dell’elettronica.
Anche se recentemente la curva del costo dell’energia si è abbassata, le aziende sono rimaste scottate da ciò che è successo nei mesi passati e ormai hanno capito che non c’è alcuna certezza per il prossimo futuro. L’andamento altalenante dei prezzi può portare a nuovi aumenti, quindi le aziende spingono anche oggi per dotarsi di impianti solari. Ingeteam non ha visto annullamenti di contratti dovuti al calo del prezzo dell’energia, c’è sempre interesse per produrre in proprio la corrente elettrica, per ridurre almeno in parte le cifre segnate in bolletta. Naturalmente la riduzione dei prezzi del fotovoltaico aiuta la proliferazione degli impianti.
Ingeteam lavora molto nel campo degli impianti utility scale. In Sicilia e in Puglia sono in corso di definizione molti impianti, per un totale di diversi GW. Il settore è in grande fermento anche al Nord, dove c’è il maggior consumo di energia.
Ingeteam nel 2022 e le sue strategie per il 2023
Ingeteam è un’azienda che opera a livello internazionale e nel 2022 ha avuto un buon andamento. In particolare, in Spagna i risultati ottenuti sono stati ottimi, grazie anche al fatto che in quel Paese è iniziata già da qualche anno la realizzazione di grandi impianti fotovoltaici. L’azienda lavora molto anche in America Latina e nel resto del mondo. Ingeteam è una delle tre società a livello mondiale che possono installare in Australia: in quello Stato ci sono normative molto severe e particolari.
Nel 2022 diverse consegne sono slittate al 2023 a causa della scarsità dei materiali. Nel caso di Ingeteam, per materiali si intendono componenti elettronici come condensatori o IGBT oltre a prodotti finiti come induttanze e trasformatori di media tensione che fanno parte delle soluzioni proposte da Ingeteam. Sia pure senza cadere in allarmismi, l’andamento delle forniture è ancora lontano dalla normalizzazione e Ingeteam ritiene che il problema si protrarrà per tutto il 2023, tra alti e bassi. La speranza è che nel 2024 la situazione migliori.
Per l’anno in corso, l’azienda prosegue nella sua politica di sostegno alla ricerca e allo sviluppo, e, grazie alle numerose commesse in ambito utility scale, può guardare al resto del 2023 con tranquillità: la pianificazione dei lavori è già arrivata non solo a fine anno ma anche all’inizio del 2024. In questo periodo Ingeteam sta consegnando in Italia un impianto di storage da 340 MWh e una potenza di 70 MW. Attualmente è l’impianto storage più grande d’Europa.
K.EY 2023: gli obiettivi di Ingeteam e i prodotti presentati
Il riscontro che Ingeteam ha avuto durante la fiera di Rimini è stato molto buono, con un’ottima affluenza al suo stand. Lo scopo della partecipazione all’evento è stato quello di conoscere nuovi potenziali clienti e di riallacciare i contatti con vecchi partner.
I nuovi prodotti presentati in fiera sono stati il Sistema di Storage Commerciale e Industriale e l’inverter INGECON SUN 3Power C Series. Il sistema di Storage Commerciale e Industriale è composto da un inverter da 100 kW in uscita, l’unico inverter storage di stringa sul mercato di questa potenza e da batterie. Ha la possibilità di integrare fino a 500 kWh di batterie ed è pensato per il settore commerciale e industriale. È dotato di connessione Wi-Fi ed Ethernet di serie, oltre a tutte le principali protezioni elettriche: scaricatori di sovratensione DC e AC (tipo II), interruttore DC, cortocircuiti e sovraccarichi AC.
L’inverter INGECON SUN 3Power C Series è un inverter centrale IP65 trifase di concezione modulare per ottimizzare le attività di O&M, raffreddato a liquido, più compatto di quelli raffreddati ad aria e funzionante in un intervallo di temperature più contenuto, a tutto vantaggio della durata dei componenti elettrici. La potenza nominale arriva a 3.825 kVA, l’efficienza raggiunge il 98,9% e la garanzia è di 5 anni, estendibile a 25.
In affiancamento agli inverter centrali, a fine anno, Ingeteam proporrà un inverter di stringa con potenza fino a 350 kW e con 12 MPPT. Sarà una soluzione per impianti di almeno qualche MW, quindi di taglia industriale e utility scale. Insieme all’inverter, Ingeteam può offrire uno SKID soluzione chiavi in mano equipaggiata con trasformatori e protezioni in media tensione.