Giugno 21, 2023

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Viessmann: il bando Parco Agrisolare aumenta i contributi

Come è evidenziato nel blog di Viessmann, il nuovo decreto ministeriale Parco Agrisolare migliora le condizioni dell’agevolazione per l’installazione di impianti fotovoltaici nel settore agricolo e agroindustriale. C’è ancora 1 miliardo da spendere.

1. Per il fotovoltaico sui tetti agricoli si sbocca un miliardo

Arriva un colpo di acceleratore per il fotovoltaico nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale, grazie alla nuova tranche di fondi stanziati all’interno del PNRR.

Lo scorso 19 aprile, infatti, Il Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste ha firmato un nuovo decreto per promuovere il Parco Agrisolare che mette a disposizione circa 1 miliardo di euro (775 milioni per le imprese agricole, 150 milioni per quelle della trasformazione agricola e 75 milioni per quelle dell’agroindustria) per l’installazione di impianti fotovoltaici sui tetti di edifici ad uso produttivo.

Il bando Parco Agrisolare per l’accesso agli incentivi sarà emanato nei prossimi mesi, dopo il via libera al decreto da parte della Commissione Europea.

Questi fondi rappresentano l’avanzo del miliardo e mezzo messo a disposizione dal PNRR per il periodo 2022-2026, del quale finora sono stati utilizzati solo 500 milioni di euro.

Il nuovo bando presenta condizioni decisamente più interessanti per le imprese, tra le quali il raddoppio della potenza installabile e l’aumento del contributo a fondo perduto.

2.Cos’è il Parco Agrisolare?

Il Parco Agrisolare è una iniziativa nata all’interno del PNRR per incentivare l’installazione di impianti fotovoltaici in agricoltura escludendo il consumo di suolo. L’obiettivo è promuovere la crescita delle fonti rinnovabili sul territorio italiano e ridurre contemporaneamente i costi energetici nelle aziende della filiera agro alimentare, che ammontano più o meno al 20% dei costi variabili, con percentuali più elevate per alcuni sottosettori produttivi.

3.Chi può accedere al bando Parco Agrisolare?

Come nel bando precedente, il decreto ministeriale prevede che possano fruire degli incentivi del Parco Agrisolare le seguenti categorie di imprese:

  • Imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria
  • Imprese agroindustriali (i codici ATECO ammissibili saranno precisati nel Bando)
  • Cooperative agricole o loro consorzi. Sono esclusi i soggetti esonerati dalla tenuta della contabilità IVA, aventi un volume di affari annuo inferiore a 7.000 euro
  • Soggetti appartenenti alle precedenti categorie costituiti in forma aggregata, ad esempio associazioni temporanee di imprese, raggruppamenti temporanei di impresa, reti d’impresa, comunità energetiche rinnovabili

Sono esclusi i soggetti esonerati dalla tenuta della contabilità IVA con un volume di affari annuo inferiore a 7.000 euro.

4.Quali sono i contributi del bando Parco Agrisolare 2023?

Le novità introdotte dal nuovo decreto sono diverse. Tra queste c’è l’incremento del contributo a fondo perduto che sarà erogato in questo modo:

  • Per le imprese agricole attive nella produzione primaria, contributi a fondo perduto fino all’80% delle spese con vincolo di autoconsumo (anche condiviso); il contributo a fondo perduto scende al 30% senza vincolo di autoconsumo (+20% per le piccole imprese e +10% per le medie imprese)
  • Per le imprese della trasformazione di prodotti agricoli contributo a fondo perduto fino all’80% senza vincolo di autoconsumo
  • Per le imprese dell’agroindustria (trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli) contributo a fondo perduto pari al 30% senza vincolo di autoconsumo; anche in questo caso è previsto un aumento per le piccole e medie imprese, rispettivamente, del 10% e del 20%

5.Cosa è il vincolo dell’autoconsumo?

Il vincolo dell’autoconsumo per ottenere il massimo contributo a fondo perduto (80%) varrà solo per le aziende agricole della produzione primaria. Ma quando può verificarsi questa condizione?

Secondo il decreto ministeriale, si verifica quando l’obiettivo dell’impianto fotovoltaico è quello di soddisfare il fabbisogno energetico e se la capacità produttiva annua non supera il consumo medio annuo combinato di energia termica ed elettrica dell’azienda agricola, compreso quello familiare.

La vendita di energia elettrica è consentita nella rete purché sia rispettato il limite di autoconsumo medio annuale.

6.Cosa è l’autoconsumo condiviso?

Secondo quanto riportato nel decreto ministeriale, nel caso di autoconsumo condiviso da parte di aziende agricole costituite in forma aggregata, le aziende devono appartenere alla stessa categoria (devono essere tutte aziende agricole di produzione primaria) e la produzione degli impianti deve soddisfare al più il fabbisogno energetico di tutti i soggetti beneficiari.

7.Quali interventi accedono al bando Parco Agrisolare?

Ecco nel dettaglio la lista degli interventi che possono essere finanziati con i contributi a fondo perduto del Parco Agrisolare, come precisato nel decreto ministeriale:

  • Installazione di impianti fotovoltaici realizzati con pannelli e componenti nuovi sulle coperture dei fabbricati strumentali all’attività agricola, zootecnica e agroindustriale (compresi quelli destinati all’attività agrituristica), con potenza compresa tra 6 kWp e 1000 kWp (in precedenza il limite era di 500 kWp); sono compresi l’acquisto e posa di moduli, inverter, software di gestione, fornitura e messa in opera dei materiali necessari, costi di connessione ala rete
  • Installazione di sistemi di accumulo elettrico in abbinamento all’impianto
  • Colonnine di ricarica per i mezzi elettrici

In aggiunta, possono eseguiti i seguenti interventi: rimozione e smaltimento dell’amianto; isolamento termico dei tetti; realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto.

8.Quali sono i massimali di spesa?

Nel nuovo bando Parco Agrisolare sarà alzato anche il tetto massimo di spesa ammissibile per alcune tipologie di prodotto. Ecco i nuovi limiti:

  • 1.500 euro/kWp per i moduli fotovoltaici
  • Ulteriori 1.000 euro/kWh fino a un massimo di 100.000 euro, per i sistemi idi accumulo (in precedenza il tetto massimo era di 50.000 euro)
  • 30.000 euro per le colonnine di ricarica dei mezzi elettrici
  • 700 euro/kWp di fotovoltaico installato per la rimozione e smaltimento dell’amianto, l’isolamento termico e il sistema di aerazione del tetto

Sono ammissibili (entro i limiti indicati) anche le spese di progettazione, asseverazioni ed altre spese professionali, comprese quelle relative all’elaborazione e presentazione dell’istanza, direzione lavori e collaudi.

9.Come sarà erogato il contributo?

Tutti i progetti devono essere avviati una volta presentata la domanda di accesso al contributo da parte del soggetto beneficiario.

Il contributo sarà erogato in un’unica soluzione a conclusione dell’intervento, ma il decreto ministeriale precisa che sarà possibile chiedere ed ottenere, nei limiti della disponibilità delle risorse, un anticipo fino al 30% dell’importo, a fronte della presentazione di idonea garanzia fideiussoria rilasciata da primari istituti bancari o da primarie imprese assicurative.

Il bando sarà del tipo “a sportello”, quindi le domande saranno accolte in ordine cronologico.

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