Italia Solare scrive all’Amministratore del GSE, Andrea Ripa di Meana, e in conoscenza sia ai ministeri coinvolti sia ad ARERA, per evidenziare il forte disagio degli associati in merito alle modalità con le quali è stata data attuazione a quanto previsto dall’Articolo 5 della Deliberazione 21 giugno 2022, n. 266 di ARERA, adottata ai sensi dell’articolo 15-bis del DL 4/2021.
L’associazione chiede quindi un incontro con l’Amministratore del GSE e l’apertura di un tavolo di confronto con la presenza del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, che permetta di dare agli operatori le risposte e i chiarimenti necessari, considerando adeguatamente le difficoltà segnalate.
Tempi troppo stretti
Italia Solare evidenzia infatti che la richiesta di versamento degli importi relativi ai cosiddetti extraprofitti è stata inviata dal GSE a partire dalla metà di ottobre con scadenza per il pagamento fissata a fine dello stesso mese.
Considerate la rilevanza e la complessità di calcolo degli importi da versare, un così breve preavviso ha messo in gravi difficoltà finanziarie molti proprietari d’impianto, inclusi oltre mille enti locali e decine di migliaia di PMI e aziende agricole. A questo si aggiunge un’enorme difficoltà da parte degli operatori a ricevere dagli uffici del GSE chiarimenti e spiegazioni poiché molte fatture e le relative quantificazioni sono risultate prive di ogni spiegazione per i destinatari.
Inoltre, i commercialisti di molti associati segnalano dubbi sull’uso della fattura, da parte del GSE, per richiedere i versamenti, in quanto il meccanismo potrebbe causare oneri aggiuntivi non previsti dalla norma di legge.
Alla luce del contenuto del Regolamento UE 2022/1854 e del ricorso degli associati di Italia Solare, ricorso su cui il 23 novembre 2022 si terrà l’udienza pubblica, l’associazione ribadisce che resta ferma la riserva e non acquiescenza di Italia Solare e dei propri associati nei confronti di quanto sta facendo il GSE.