Oltre il tetto: come il fotovoltaico a terra può incrementare l’autoconsumo energetico e ridurre i costi operativi del settore Commerciale e Industriale. Ce ne parla Francesca Manso, Managing Director BayWa r.e. Power Solutions.
L’ultimo rapporto pubblicato dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) evidenzia che, al 30 settembre 2024, la potenza fotovoltaica complessiva installata in Italia era pari a 35.144 MW. Il dato realmente interessante è in riferimento alla differenza di installazione sostanziale tra impianto fotovoltaico a terra e su tetto. Infatti, stando ai dati relativi a fine 2023, quest’ultimi rappresentano il 69% del totale, con ben 20.992 MW di potenza installata complessiva (+26,2% rispetto al 2022), mentre quelli a terra rappresentano il 30% (9.181MW, +9,2% rispetto al 2022). Ci sono poi 147MW (1%) che rappresentano l’entrata in esercizio dei primi impianti agrivoltaici e galleggianti, tecnologie promettenti ma il cui sviluppo è ancora agli esordi nel nostro Paese.
L’andamento di mercato
Una parte significativa della crescita della potenza fotovoltaica è attribuibile alle installazioni nel settore Commerciale e Industriale (C&I) che nel corso dell’ultimo decennio ha mostrato una sempre maggiore propensione verso l’utilizzo di impianti fotovoltaici, evidenziando una direzione chiara e strategica: ridurre i costi operativi legati all’energia elettrica, producendo in autonomia la propria energia pulita e massimizzando l’autoconsumo. In particolare, la tendenza di crescita di questo segmento è stata molto rapida negli ultimi mesi. Nel primo semestre del 2024, la classe di potenza 200 kWp – 1 MWp, che rappresenta gli impianti commerciali di taglia medio-grande e gli impianti industriali, ha visto una crescita della potenza connessa dell’81% rispetto al primo semestre dell’anno scorso, con 731 MW installati. Per la classe di potenza 1 MWp – 10 MWp, comune per gli impianti su aziende industriali più grandi e impianti utility-scale, la potenza connessa nel primo semestre del 2024 è stata di 661 MW, mostrando un incremento significativo rispetto al primo semestre del 2023 (+122%).
Uno dei limiti principali riscontrati dalle aziende C&I che si approcciano al fotovoltaico è spesso legato alla superficie disponibile sui tetti, che, essendo limitata, talvolta permette di coprire solo una parte dell’effettivo fabbisogno energetico. Questo succede soprattutto nel caso di realtà industriali o produttive particolarmente energivore. Lasciando una significativa porzione del fabbisogno energetico non soddisfatta dall’energia rinnovabile, si riduce il risparmio ottenibile e l’efficacia dell’investimento. Molte aziende valutano sempre di più l’utilizzo degli spazi a terra, se disponibili, come i lotti industriali adiacenti agli stabilimenti produttivi, per l’installazione di pannelli fotovoltaici. Questo permette di espandere significativamente la superficie disponibile per la produzione di energia verde, andando a coprire una quota ben più rilevante del consumo.
Massimizzare l’autoconsumo
Un’altra soluzione che viene in aiuto ai clienti C&I nell’ottica della massimizzazione dell’autoconsumo è l’installazione di pensiline fotovoltaiche a copertura di aree industriali libere, solitamente quelle adibite a parcheggio. Normalmente, le pensiline vengono abbinate a sistemi per la ricarica dei veicoli elettrici, andando ad offrire un servizio aggiuntivo a clienti e dipendenti e comunicando in maniera ancora più visibile lo sforzo dell’azienda verso le energie rinnovabili.
La strategia di installare impianti fotovoltaici a terra non si traduce solo in un aumento della capacità installata, ma anche in benefici economici diretti. L’incremento dell’autoconsumo consente di ridurre sensibilmente le bollette energetiche. Considerando il contesto di volatilità dei prezzi dell’energia, un investimento in impianti fotovoltaici può aiutare le aziende a stabilizzare i costi energetici, migliorare la sostenibilità ambientale e, in ultima analisi, aumentare la competitività aziendale. Un altro fattore determinante è l’economia di scala. Gli impianti fotovoltaici a terra, grazie alle loro dimensioni, permettono una riduzione significativa dei costi di installazione e manutenzione per MW installato, rendendo tali progetti molto attraenti per le imprese.
La strada da percorrere è quella dell’espansione delle capacità installate in tutto il paese, sfruttando non solo i tetti, ma anche i terreni adiacenti agli stabilimenti, per costruire un futuro più verde ed economicamente sostenibile. L’adozione di questa strategia per il settore C&I non solo supporta il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità, ma contribuisce a rafforzare la resilienza energetica del nostro sistema produttivo. È evidente come la domanda del mercato stia spingendo nella giusta direzione, verso un futuro in cui le aziende saranno sempre più in grado di coprire autonomamente una quota significativa del proprio fabbisogno energetico, sfruttando appieno le risorse disponibili.