La transizione energetica trova un nuovo alleato nell’indice ACOE (“Actual Cost of Electricity”), sviluppato dalla Fondazione NEST – Network 4 Energy Sustainable Transition, partenariato esteso promosso dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) e finanziato dal PNRR. Il nuovo indice economico per il costo dell’energia si propone di migliorare il confronto tra le diverse tecnologie rinnovabili e valutarne in modo più accurato l’economicità.
Ideato e sviluppato da Giampaolo Manzolini, docente del Politecnico di Milano e spoke leader di NEST, l’ACOE rappresenta una vera e propria rivoluzione nel modo di analizzare i costi dell’energia rinnovabile. Grazie alla creazione di una webapp apposita, gli utenti possono calcolare in tempo reale l’ACOE delle varie tecnologie rinnovabili, ottenendo una valutazione più aderente alla realtà dei sistemi energetici odierni.
Un nuovo approccio al calcolo dei costi
L’ACOE si differenzia dai tradizionali parametri di calcolo come il LCOE (Levelized Cost of Electricity), ampiamente utilizzato per determinare il costo medio di produzione dell’energia elettrica. L’ACOE, infatti, tiene conto di variabili che il LCOE non considera, come la domanda effettiva di energia, considerando le esigenze della rete elettrica, e la variabilità delle risorse rinnovabili.
Uno degli aspetti fondamentali che l’ACOE aiuta a comprendere è l’eccesso di energia da fonti rinnovabili che si verifica in alcuni momenti della giornata o dell’anno e che porta a uno spreco di energia o alla sua vendita a costi molto bassi. L’esempio più tipico è l’energia fotovoltaica che raggiunge il picco di produzione nelle ore centrali della giornata, e che in alcuni casi può eccedere la richiesta dalla rete. Integrando questi fattori, l’ACOE fornisce un quadro economico più realistico, che riflette meglio la realtà dei mercati energetici.
Esempi a confronto
Per esempio, analizzando il raddoppio della capacità fotovoltaica installata in Italia, emerge che senza sistemi di accumulo l’ACOE aumenta fino a 600 €/MWh aggiungendo 100 GW di capacità installata, mentre con sistemi di accumulo la cifra scende a circa 250 €/MWh (come confronto, il PUN, prezzo unico dell’energia elettrica in Italia a fine 2024 era pari a circa 130 €/MWh). In Germania, considerata la stessa capacità aggiuntiva, lo scenario prevede un aumento dell’ACOE fino a 430 €/MWh senza accumulo e una riduzione a circa 230 €/MWh. Questi dati evidenziano come l’adozione di sistemi di accumulo non solo renda l’energia rinnovabile più conveniente, ma contribuisca anche a una migliore gestione della rete.
L’ACOE, inoltre, permette di confrontare tecnologie come eolico e solare, evidenziando le peculiarità e i vantaggi di ciascuna rispetto alla distribuzione temporale della produzione energetica.
Prospettive future
Questo nuovo indice non si limita a fornire dati più accurati, ma si configura come uno strumento strategico per la progettazione di impianti di nuova generazione. Con l’ACOE, decisioni di investimento e politiche energetiche possono essere orientate verso soluzioni più sostenibili e in linea con le esigenze della rete.
Giampaolo Manzolini, spoke leader di NEST
Abbiamo sviluppato l’ACOE con l’intento di andare oltre i tradizionali metodi di calcolo, che spesso non riflettono la complessità del panorama energetico attuale. Questo indice ci permette di fare un passo in avanti verso una valutazione più realistica e precisa delle risorse rinnovabili, mettendo in luce come l’ottimizzazione della gestione dell’energia prodotta possa influire sui costi e sull’efficienza complessiva del sistema. L’adozione di tecnologie come i sistemi di accumulo, che permettono di gestire meglio la produzione intermittente di energia, è fondamentale per ridurre i costi e migliorare la sostenibilità a lungo termine della nostra rete energetica.Gabriella Scapicchio, Direttrice Generale della Fondazione NEST
La missione della Fondazione NEST è quella di spingere i confini della ricerca e dell’innovazione nel settore dell’energia rinnovabile. L’ACOE rappresenta un traguardo importante verso una transizione energetica sostenibile e consapevole. Questo strumento non solo consente analisi più accurate, ma favorisce anche un cambiamento culturale nella pianificazione e nella gestione delle risorse energetiche.