L’impianto fa parte di un investimento di circa mezzo miliardo di dollari nelle infrastrutture di ricerca e sviluppo per film sottile negli Stati Uniti.

Nei laboratori dell’Università del New South Wales, in Australia, si lavora a pieno ritmo per sviluppare la nuova architettura fotovoltaica CZTS, solfuro di zinco rame stagnato.

Gli studiosi dell’Università di Linköping, Svezia, in collaborazione con l’Accademia cinese della scienza, CAS, hanno sviluppato una piattaforma fotovoltaica polimerica senza fullereni.

I laboratori del Politecnico di Hong Kong PolyU hanno messo a punto una cella solare in tandem perovskite-silicio in grado di raggiungere un’efficienza di conversione del 25,5%.

Presso i laboratori dell’ISE del Fraunhofer sono stati raggiunti nuovi record di efficienza per quanto riguarda il fotovoltaico a concentrazione di dimensioni contenute.

Presso i laboratori di Ingegneria Molecolare del Politecnico di Losanna, un team di esperti è riuscito a sviluppare materiali a basso costo ideali per incrementare l’efficienza del fotovoltaico basato sulla perovskite.

Recenti studi condotti nei laboratori di Stanford hanno permesso di replicare quanto avviene nei processi di fotosintesi e di progettare fotoanodi resistenti alla corrosione dell’acqua.

I laboratori State Key Laboratory of PV Science and Technology of China di Trina Solar hanno stabilito un record mondiale di efficienza adottando celle tipo-P in silicio multicristallino.

Secondo i ricercatori della MIT Energy Initiative, l’energia solare rappresenta il futuro dei sistemi di approvvigionamento energetico per l’intera popolazione mondiale.

I ricercatori australiani della University of New South Wales hanno messo a punto nuove celle fotovoltaiche sperimentali in grado di raggiungere un’efficienza di conversione del 40%.

FuturaSun sta mettendo alla prova i propri moduli presso il nuovo laboratorio, KACST PV Lab, a Riyadh in Arabia Saudita.

I ricercatori della North Carolina State University stanno sviluppando una nuova piattaforma che potrebbe dare vita a celle solari ad alta efficienza e dai costi contenuti.

I ricercatori della Stanford University, in California, hanno messo a punto un nuovo prototipo di celle fotovoltaiche, un dispositivo capace di lavorare a basse temperature, anche in caso di forti radiazioni termiche.

Lo State Key Laboratory of PV Science and Technology di Trina Solar ha sviluppato il nuovo modulo solare ad alta efficienza Honey Ultra. Stiamo parlando di un prodotto in silicio monocristallino che ha raggiunto il record di 326,3 W, superando il precedente 284,7 W dei moduli Honey.

Presso i laboratori ZSW di Stoccarda i ricercatori hanno raggiunto un nuovo record di efficienza per le celle solari al seleniuro di rame indio gallio (CIGS). I dispositivi thin film hanno infatti dimostrato una capacità di conversione del 20,8%, persino superiore alle convenzionali celle al polisilicio.

Derbigum ha realizzato la posa della membrana impermeabilizzante Derbibrite NT sul tetto del Centro Ricerca e Innovazione i.lab di Italcementi. L’intera struttura si sviluppa su uno spazio di 23mila mq, i laboratori sono disposti su una superficie di 7.500 mq e il tetto ospita 420 pannelli fotovoltaici.

La californiana Spectrolab ha raggiunto nuovi record nelle generazione di energia tramite celle multigiunzione. Il livello di conversione è stato del 37,8%, ottenuto tramite sistemi ad esposizione diretta, privi di concentratori e basati su celle a più strati.

Recenti test svolti sui moduli Yingli Green hanno permesso di verificare la resistenza alla degradazione del potenziale indotto, o PID. I laboratori TÜV SÜD hanno messo alla prova i moduli adottando le misure standard di test e hanno evidenziato una degradazione della potenza inferiore allo 0,5%, rispetto a un massimo ammissibile del 5%.

I laboratori dell’Institute Nanosystems dell’università della California di Los Angeles hanno sviluppato un prototipo di celle organiche polimeriche capace di raggiungere un’efficienza del 10,6%. Per il raggiungimento di questo record è stata impiegata una struttura a tandem con capacità ricettive estese e capace di lavorare su una gamma più ampia dello spettro luminoso.