Gennaio 29, 2013

Cinzia Jannelli

Fotovoltaico: un appello alle forze politiche

Si avvicinano le elezioni e si sente la necessità di ribadire regole e richieste: Anie/Gifi, il gruppo delle imprese fotovoltaiche italiane chiedono regole certe per la green economy e in particolare per le rinnovabili per un uso intelligente delle risorse energetiche.  

Si avvicinano le elezioni e si sente la necessità di ribadire regole e richieste: Anie/Gifi, il gruppo delle imprese fotovoltaiche italiane chiedono regole certe per la green economy e in particolare per le rinnovabili per un uso intelligente delle risorse energetiche.

 

Per rilanciare il nostro paese sostengono Anie/Gifi, che hanno avuto il supporto di Confindustria, è necessario delineare proposte concrete per rilanciare nei prossimi cinque anni il Sistema Paese attraverso misure che garantiscano da un lato stabilità e dall’altro uno sviluppo economico sostenibile per la società e l’ambiente. Il fotovoltaico e le altre rinnovabili hanno tutte le carte in regola per avere un ruolo di primo piano in questa partita.

“Chiediamo che nei programmi dei candidati – dichiara Valerio Natalizia, Presidente ANIE/GIFI – si dimostri maggiore attenzione alla green economy in generale ed al fotovoltaico in particolare. L’assenza di proposte in questi settori strategici appare incomprensibile dal momento che a livello europeo, ma non solo, la green economy è considerata il volano principale della prossima rivoluzione industriale”.

I dati forniti da Anie/Gifi dimostrano come il sostegno alle energie rinnovabili in Italia abbiano già prodotto dei risultati notevoli, dimostrando come nel 2011 si siano potuti risparmiare 2,5 mld € sulle importazioni di gas e 18 mln ton di CO2. Inoltre grazie all’effetto peak shaving, sempre nel 2011, la bolletta energetica nazionale si è ridotta di 400 mln€. Il solo fotovoltaico nel 2012 ha contribuito a soddisfare il 5,63% della domanda elettrica nazionale ed ha rappresentato il 6,43% della produzione netta nazionale di elettricità.

“Nonostante questi ottimi risultati – continua Natalizia – l’industria fotovoltaica nazionale ha perso ben 6.000 posti di lavoro nel 2012 con conseguente riduzione del gettito fiscale per le Casse dello Stato ed un maggior ricorso alla cassa integrazione. Una situazione paradossale in questo contesto”.

“Riteniamo quindi opportuno che le forze politiche che guideranno il Paese nel prossimo quinquennio – conclude Natalizia – si adoperino per dare continuità agli investimenti e allo sviluppo del settore fotovoltaico traghettandolo dal sistema incentivante verso la piena competitività con le altre fonti energetiche. Siamo disponibili a collaborare per dare operatività a strumenti che favoriscano la ripresa economica del Paese attraverso l’incremento del PIL, del gettito fiscale, dell’occupazione e diminuiscano al contempo la spesa energetica degli italiani”.

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