Il secondo giorno della fiera K.EY 2023, tenutasi a Rimini dal 22 al 24 marzo, Huawei ha organizzato il FusionSolar Forum, per parlare di fotovoltaico in Italia e per presentare le nuove soluzioni per il 2023 dell’azienda in questo settore.
All’evento hanno partecipato Davide Bartesaghi, direttore responsabile di SolareB2B, che ha svolto il ruolo di presentatore e moderatore, Paolo Rocco Viscontini, presidente dell’associazione Italia Solare, Wilson Wang, CEO di Huawei Technologies Italia e Cheng Hongbing, Vice President of Huawei FusionSolar Smart PV.
FusionSolar: i nuovi prodotti Huawei per il 2023
Huawei è attiva nel settore fotovoltaico e offre alla propria clientela diversi tipi di prodotti: inverter di stringa intelligenti, elettronica di potenza a livello di modulo, sistemi di accumulo, controllo intelligente dei pannelli, trasmissione dell’energia, sistemi di sicurezza del sistema fotovoltaico.
Per il settore residenziale, l’azienda cinese propone soluzioni complete, che comprendono ottimizzatori per i moduli fotovoltaici di terze parti, inverter, sistemi di accumulo intelligenti, caricatori per automobili elettriche, gestione dei sistemi domestici. Tutti i componenti arrivano da un unico fornitore e sono comandati da una sola app.
Ciascuno di questi prodotti si distingue per numerosi plus, a partire dai fondamentali aspetti di efficienza e sicurezza. I controller intelligenti serie Sun2000 e Merc, per esempio, gestiscono potenze da 450 a 1.300 W, sono adatti a moduli solari mainstream e hanno rendimenti più elevati (da 5 a 30% in più), inoltre hanno una sicurezza attiva che taglia la connessione in 10 secondi. Gli inverter Huawei, serie Sun2000 monofase da 2 kW a 6 kW e trifase da 3 a 25 kW, sono dotati della funzione Intelligent Arc Protection, che entro 0,5 secondi stacca la corrente in presenza di un arco elettrico.
Per l’accumulo, Huawei propone le unità Luna2000, con ottimizzatore di energia a livello di singolo modulo. Ogni modulo è plug&play, per un’installazione semplificata, che non necessita di precarica. La sicurezza di funzionamento è garantita da 4 livelli di controllo, che assicurano che le batterie agli ioni di litio (LiFePO4) lavorino regolarmente. In ogni pacco batterie è incorporato un kit di soppressione del fuoco, che in 15 secondi elimina ogni rischio di incendio.
Il fotovoltaico in Italia: il punto di vista di Paolo Rocco Viscontini di Italia Solare
Viscontini, intervistato da Bartesaghi, è ottimista per quanto riguarda la crescita del fotovoltaico in Italia nei prossimi 5 – 10 anni. Nell’ultimo anno e mezzo c’è stato un grande cambiamento di mentalità e, finalmente, chi in passato si opponeva allo sviluppo del solare ha cambiato idea. Questo a tutti i livelli: politico, di partiti, di Governo.
Paolo Rocco Viscontini, presidente associazione Italia Solare
L’anno scorso siamo arrivati a 2,5 GW e quest’anno sarà sicuramente di più. L’obiettivo di 4 GW all’anno è sicuramente fattibile, ne sono convinto. Ma dobbiamo recuperare il tempo perduto, il vero target è arrivare ad almeno 8 GW all’anno.
La storia recente del Paese fa capire che l’Italia può correre. Per esempio, nel 2010 sono stati messi in campo 11 GW. Il successo della fiera K.EY 2023 fa ben sperare per il prossimo futuro, dimostra che il settore delle fonti rinnovabili è in buona salute e molto forte.
Per quanto riguarda i recenti e importanti cambiamenti degli incentivi statali, bisogna essere pragmatici. Il Superbonus al 110% non tornerà, ma il Superbonus al 90% per i condomini è comunque importante. Con il termine degli incentivi dell’anno scorso, il mercato sta tornando alla normalità: i prezzi scendono e gli operatori riprendono a lavorare come facevano prima degli aiuti statali, con i finanziamenti. Del resto, già il 50% di detrazione è uno stimolo importante.
Per incoraggiare lo sviluppo del settore, Viscontini suggerisce di “imparare” dalla Germania. Tutti gli impianti fotovoltaici sono dotati di un sistema di accumulo, così i proprietari possono massimizzare l’autoconsumo e risparmiare in bolletta.
Italia Solare segue i tre settori del fotovoltaico: residenziale, commerciale industriale, utility scale. Per il residenziale, l’associazione chiede al Governo un aumento della detrazione, dal 50 al 65%, da applicare anche ai sistemi di accumulo. Inoltre, propone una variazione della durata della detrazione: oltre a quella di 10 anni, che è bene rimanga per chi non ha capienza fiscale, si dovrebbe introdurre la possibilità di scendere a 5 anni.
Rivolgendosi agli installatori, Viscontini ha ribadito il loro ruolo fondamentale nel settore del fotovoltaico, ma li esorta a essere più propositivi con la clientela, in modo da aumentare il volume d’affari. Eventualmente, gli installatori che hanno poca dimestichezza con le vendite possono coinvolgere una figura commerciale.