Luglio 14, 2023

Daniele Preda

FuturaSun tra i big del fotovoltaico, intervista ad Alessandro Barin

A Intersolar Monaco, FuturaSun ha raccontato la costruzione della propria catena di approvvigionamento fotovoltaico in più continenti e numerose novità strategiche.

Abbiamo intervistato Alessandro Barin, CEO di FuturaSun, che ha evidenziato le numerose attività in essere per potenziare il business dell’azienda e posizionarsi ancora più in alto nella classifica dei produttori di pannelli fotovoltaici ad alta efficienza.

Recentemente, la società ha avviato un progetto di verticalizzazione della propria filiera fotovoltaica: con la signing ceremony dello scorso 10 maggio a Huai’an FuturaSun entra a pieno titolo tra i big del mondo fotovoltaico. Il progetto prevede la costruzione di una gigafactory di 266.000 metri quadrati. L’investimento sarà inizialmente di 150 Mi EUR e si svilupperà in due fasi. Nell’arco di 3 anni, una volta completato e messo in funzione, l’impianto avrà una capacità produttiva annua di 10 GW di celle solari ad alta efficienza di ultima generazione basate sulla tecnologia TOPCon di tipo N.
La produzione, altamente automatizzata in tutto il suo processo, avrà inizio nella primavera del 2024 e le celle saranno parte integrante dei moduli FuturaSun sia per la gigafactory italiana sia per quelle in Cina. La verticalizzazione porterà ad ancora maggiore garanzia di qualità, maggior autonomia di approvvigionamento, maggior capacità di affrontare le evoluzioni tecniche e tecnologiche del futuro.

FuturaSun acquisisce Solertix

Per proseguire in linea con le strategie programmate, FuturaSun ha acquisito la startup Solertix, specializzata nella ricerca sulla tecnologia delle Perovskite Solar Cells e nel loro upscaling per applicazioni industriali. Questa operazione rappresenta un importante investimento nella ricerca scientifica e nello sviluppo di tecnologie innovative.

La Perovskite è il futuro del fotovoltaico ad alta efficienza, e su questo specifico segmento di R&D non potevamo non essere presenti da protagonisti, affiancandoci a chi per vocazione segue la ricerca scientifica ed applicata ai massimi livelli accademici.

Solertix è infatti nata dall’esperienza del prestigioso Polo Solare Organico della Università di Roma Tor Vergata (CHOSE), centro di ricerca italiano fondato dal Professor Aldo Di Carlo, specializzato sul fotovoltaico di terza generazione, all’avanguardia mondiale sui moduli in perovskite.

Il fotovoltaico con perovskite è una tecnologia di estremo interesse non solo dal punto vista della ricerca scientifica, ma anche di innovazione industriale. Questa è una classe di materiali che presenta, infatti, grandi potenzialità e vantaggi rispetto al tradizionale silicio: si tratta di sostanze economiche da produrre e relativamente semplici da sintetizzare, che mostrano una miriade di proprietà entusiasmanti come ampio spettro di assorbimento, tolleranza ai difetti, deposizione tramite tecniche di stampa e altro ancora. La perovskite è considerata il futuro delle celle solari, poiché la sua struttura distintiva la rende perfetta per realizzare un prodotto fotovoltaico efficiente e a basso costo.

futurasun

Essere Carbon Neutral

FuturaSun, da sempre attenta agli aspetti ambientali del proprio operato, ha scelto di ufficializzare il proprio impegno ponendosi degli obiettivi per ciò che riguarda la riduzione delle proprie emissioni. Con l’approccio scientifico che la contraddistingue, ha fatto misurare esattamente la carbon footprint del suo pannello più venduto, Silk Plus 400-410 Wp, grazie ad uno studio LCA effettuato secondo la norma ISO 14025.

Su queste emissioni di carbonio, che per ora non si possono evitare, FuturaSun ha deciso di intervenire, compensandole con un progetto di carbon credits offsetting – uno strumento certificato per la riduzione delle emissioni di CO2. Si tratta di un sistema che permette di compensare le emissioni di carbonio attraverso il supporto a progetti certificati di riduzione delle emissioni, che assorbono o evitano tali emissioni in altri contesti.
L’azienda ha deciso di non acquistare sul mercato crediti di carbonio di un progetto qualsiasi, ma di voler essere coinvolto in prima persona, partecipando in maniera strutturale e diventando partner attivo del progetto stesso.

Si tratta della realizzazione di un acquedotto in Kenya che, grazie ad un impianto fotovoltaico da 45 kW con moduli FuturaSun, fornirà acqua potabile a circa 50.000 persone nella contea di Siaya sul Lago Vittoria.
Il progetto è certificato sotto il numero GS11544 da Gold Standard e genererà circa 15.000 carbon credits all’anno per 15 anni. GoldStandard è un ente certificatore che stabilisce i requisiti per realizzare progetti per il massimo impatto positivo sul clima e il contestuale miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni.
La realizzazione dell’acquedotto, infatti, ha una valenza sia ambientale sia sociale, contribuendo a perseguire anche 7 obiettivi ONU per lo sviluppo sostenibile (SDGs). Tra questi, l’accesso all’acqua potabile, il miglioramento delle condizioni economiche e l’uguaglianza di genere.

Un progetto di neutralità carbonica, articolato e pioneristico, per offrire al mercato il collaudato modulo Silk Plus nella versione Carbon Neutral. Alle note caratteristiche tecniche di efficienza energetica (più del 21% pari a 210 Wp/m2) e performance garantita (87% alla fine del 25° anno di attività), la scheda tecnica del prodotto Silk Plus Carbon Neutral affianca ora l’attestazione che la carbon footprint è stata calcolata e le emissioni residue sono compensate grazie al progetto di accesso all’acqua certificato Gold Standard.

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