La società ha come obiettivo la costruzione di una rete nazionale proprietaria di colonnine di ricarica per veicoli elettrici, capillare e facile da usare.
A KEY Rimini 2024 ha partecipato anche GASGAS, società italiana attiva nella realizzazione di una rete nazionale proprietaria di colonnine di ricarica per veicoli elettrici. Abbiamo avuto modo di fare una chiacchierata con Stefania Menguzzato, Co-founder & General Manager di GASGAS.
I fondatori hanno parecchi anni di esperienza nel campo delle rinnovabili, avendo svolto il ruolo di asset manager per conto di grossi gruppi stranieri che avevano i loro impianti eolici e fotovoltaici in Italia.
A seguito della cessione di questi asset, i tre manager, molto interessati alla mobilità elettrica e proprietari di veicoli elettrici, hanno deciso di creare GASGAS, con l’intento di offrire ai possessori di auto elettriche un’esperienza di ricarica semplice e sicura, capace di fugare l’ansia da ricarica che spesso scoraggia i potenziali acquirenti di questi mezzi di trasporto.
GASGAS è nata nel 2021 come start up con sede legale a Milano e sede operativa a Udine. Il nome, in maniera un po’ ironica e provocatoria, deriva dal desiderio di spingere sull’acceleratore del cambiamento, andare a tutto gas verso l’elettrificazione delle automobili. L’azienda conta oltre 400 soci ed è cresciuta molto velocemente grazie anche a due round di finanziamento, uno nel 2021 l’altro nel 2022, e all’acquisizione di Easycharge, operatore indipendente di mobilità elettrica.
In un mercato dominato da multiutility come Eni, Enel e A2A, GASGAS si distingue come un operatore indipendente, con i tre fondatori che detengono al 100% la società. Attualmente il marchio possiede circa 1.300 punti di ricarica distribuiti in 17 regioni (in larga maggioranza al nord, soprattutto in Lombardia), ma conta di salire a 3.300 punti nel 2025 e a 10.000 punti a portafoglio – con 8.000 colonnine installate – nel 2030.
La colonnina giusta nel posto giusto
GASGAS investe in una infrastruttura costituita da colonnine di tipo quick, fast e ultra fast (le vediamo meglio più avanti), distribuite sul territorio con criterio, in base a studi per simulare e valutare la tipologia di clienti, i tempi di ricarica, le potenze richieste, i punti di interesse vicini e altri parametri ancora.
Il business model di GASGAS consiste nell’acquisire aree che possono essere pubbliche o private ma con accesso pubblico, come centri commerciali, ristoranti, bar e hotel. La società partecipa ai bandi dei Comuni, che hanno l’obbligo di mettere all’interno del proprio territorio almeno un punto di ricarica ogni 1.000 abitanti. Nel caso della Pubblica Amministrazione, il 100% dell’investimento necessario è a carico di GASGAS.
Una colonnina quick comporta in genere soste lunghe, quindi va posizionata vicino a negozi e centri commerciali, per esempio, in modo che durante la ricarica il proprietario dell’EV possa svolgere attività utili, come fare shopping. Se invece la sosta deve essere breve, allora GASGAS installa colonnine fast o ultra fast, per ridurre al minimo i tempi di ricarica nel caso di tappe nei lunghi viaggi.
Non un semplice installatore di colonnine elettriche
L’azienda parla di soluzioni di ricarica, per offrire agli utenti la ricarica giusta, in modo che chi guida un’auto elettrica non debba più confrontarsi con un’auto tradizionale. Non deve aver paura di non riuscire ad arrivare a destinazione. Per questo il marchio non è un semplice installatore di colonnine elettriche, ma è anche CSO, CPO ed EPC. CSO (Charging Station Owner) perché è proprietario e gestore della rete di infrastruttura di ricarica, dal POD (punto di connessione alla rete) fino alla colonnina. CPO (Charging Point Operator) per essere un operatore che installa e gestisce l’infrastruttura di ricarica in ambito amministrativo, tecnico e operativo. EPC (Engineering, Procurement and Construction) perché si occupa della parte di progettazione, approvvigionamento e realizzazione delle colonnine di ricarica.
Ma l’impegno di GASGAS nei confronti del cliente non finisce con la fornitura delle colonnine. È disponibile un team di assistenza clienti dedicato, pronto a rispondere e a fornire il supporto necessario, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7.
Superare i preconcetti sulla mobilità elettrica
In Italia c’è ancora molta resistenza al passaggio ai veicoli elettrici. Molte persone basano i propri ragionamenti e le proprie scelte su preconcetti che oggi non hanno più motivo di essere. Ormai le batterie hanno capacità e durata più che adeguate per consentire un uso normale del veicolo. Chi pensa che ai punti di ricarica sia necessario riempire le batterie sempre al 100% sbaglia. Alle colonnine bisogna ricaricare la giusta quantità di energia per arrivare a destinazione oppure alla colonnina successiva, se la tratta è troppo lunga per il veicolo.
È necessario un cambio di mentalità. È un modo di viaggiare più pianificato e per certi versi più slow, perché offre l’occasione di riposarsi durante le soste per la ricarica (tipicamente di 30 – 35 minuti), magari di approfittare di questo tempo per esplorare le attrazioni e le attività commerciali vicine.
La quasi totalità delle persone che compra un veicolo elettrico non torna più indietro, perché impara presto ad apprezzare la comodità di marcia, la silenziosità e le prestazioni. Ma in Italia le auto elettriche sono ancora troppo poche, soprattutto se facciamo riferimento al PNIEC approvato nel luglio 2023, che impone al 2030 l’immatricolazione di almeno 6 milioni di veicoli elettrici. A oggi siamo ancora molto indietro.
In questo scenario, GASGAS vuole diventare uno dei protagonisti nella lotta al cambiamento climatico, puntando non solo alla sostenibilità ambientale ma anche a quella energetica: le sue colonnine forniscono esclusivamente energia al 100% da fonti rinnovabili. Nel prossimo futuro, i punti di ricarica del marchio potranno essere alimentati anche dall’energia prodotta dalle CER, in un’ottica di sostenibilità, di partecipazione e di aggregazione.
Come sono fruibili le colonnine
Le colonnine di GASGAS sono utilizzabili tramite una tessera RFID fornita dalla società agli abbonati al servizio, con l’app NextCharge, con la scansione tramite smartphone di un QR code – stampato sulla colonnina – che porta l’utente a un sito dove immettere i dati della carta di credito e procedere così al servizio di ricarica.
Viste le normative in fase di rilascio, a breve (entro quest’anno) le colonnine saranno dotate che di un POS, per l’utilizzo diretto di una carta di credito, senza alcuna necessità di iscriversi a un servizio né di scaricare app dedicate. L’esperienza di ricarica e di pagamento diventerà così veramente molto simile a quella che si ha con un benzinaio. Il sistema sarà compatibile anche con Apple Pay, Google Pay, Satispay e Paypal.
GASGAS non sviluppa app, si affida a NextCharge, ma il sistema è compatibile anche con altre app, come Duferco, BMW charging e MyHyunday. Tutte le colonnine dell’azienda sono connesse in rete e sono visibili alle principali app di navigazione e di ricarica, sia con gli smartphone sia direttamente nelle auto elettriche.
Le colonnine di GASGAS
Il marchio offre ai propri clienti tre tipologie di colonnine per la ricarica: GreenCity Station, TakeItEasy Station, PitStop Station. Più in dettaglio:
- GreenCity Station: colonnina di tipo quick, ideale per aree urbane e centri turistici. La ricarica è in AC e conforme al Modo 3. Il dispositivo è dotato di 2 prese di ricarica di Tipo 2, con una potenza totale di 2 x 22 kW. La ricarica richiede dalle 2 alle 6 ore.
- TakeItEasy Station: stazione di ricarica fast compatta, pensata per centri commerciali e all’interno delle zone urbane. La ricarica è in Modo 4, con corrente DC a 150 – 950 V. La colonnina offre 2 prese di Tipo CCS2 e potenza totale di 47 kW. La ricarica rapida può richiedere fino a 60 minuti.
- PitStop Station: può essere un modello con prestazioni fast fino a ultra fast, è adatto alle strade extraurbane e alle autostrade. La ricarica è in DC a 150 – 1.000 V, in Modo 4. Sul corpo sono disposte 2 prese di tipo CCS2, che erogano una potenza complessiva di 60 – 240 kW. La ricarica ultrarapida necessita in genere di 10 – 30 minuti.