La Consulta dichiara infondata la questione legata alla possibile incostituzionalità del cosiddetto “Spalma Incentivi”, aspramente criticato dalle associazioni e dai player del fotovoltaico.
La Consulta dichiara infondata la questione legata alla possibile incostituzionalità del cosiddetto “Spalma Incentivi”, aspramente criticato dalle associazioni e dai player del fotovoltaico.
Lo ha fatto sapere la Corte Costituzionale, anticipando la decisione finale tramite un comunicato. La questione, prolungata nel tempo per molti mesi, sembra dunque giungere a un termine, dopo l’appello dei protagonisti di mercato al TAR.
Ricordiamo che il decreto “Competitività” fu approvato nel 2014, un pacchetto che includeva specifiche modifiche circa gli incentivi e doveva, almeno nelle intenzioni, limitare i costi in bolletta.
I proprietari di impianti sopra i 200 kWp hanno perciò dovuto valutare, entro gennaio 2015, se accettare la riduzione e diluizione degli incentivi o se considerare la rimodulazione su un periodo più lungo.
La norma è stata applicata in modo retroattivo, andando di fatto a destabilizzare un intero settore, già alle prese con la sospensione del Conto Energia.
Il mancato fondamento di incostituzionalità segnalato dalla Consulta pone dunque un fermo alle polemiche e ai molti ricorsi.