Le procedure di test dell’Università della Florida evidenziano differenze di prestazioni fra moduli fotovoltaici di diverse tipologie.

I ricercatori della University of East Anglia hanno recentemente pubblicato uno studio che sostiene l’importanza degli incentivi per lo sviluppo dei sistemi di storage di energia.

I ricercatori della Kyung Hee University di Seoul realizzano una piattaforma che coniuga fotovoltaico e batterie di smartphone usate, un esempio di sostenibilità e riciclo.

Gli studiosi dell’Università di Linköping, Svezia, in collaborazione con l’Accademia cinese della scienza, CAS, hanno sviluppato una piattaforma fotovoltaica polimerica senza fullereni.

I ricercatori della tedesca Heliatek hanno spinto ai limiti l’attuale tecnologia fotovoltaica organica e hanno registrato un record di efficienza, pari al 13,2%.

Presso i laboratori di Ingegneria Molecolare del Politecnico di Losanna, un team di esperti è riuscito a sviluppare materiali a basso costo ideali per incrementare l’efficienza del fotovoltaico basato sulla perovskite.

I ricercatori del Center for Emergent Matter Science RIKEN e del Dipartimento di Chimica dei Polimeri dell’Università di Kyoto ottimizzano il funzionamento delle celle fotovoltaiche in plastica.

I ricercatori della Florida State University hanno sviluppato una piattaforma sperimentale che potrebbe assicurare un netto incremento dell’efficienza delle celle fotovoltaiche.

I ricercatori dell’Istituto di biometeorologia Ibimet-CNR e dell’Ismn-CNR del Centro Nazionale Ricerche pubblicano l’indagine “The Great Solar Boom” e individuano le potenzialità e i limiti del fotovoltaico.

I ricercatori dell’Università di Stanford hanno sviluppato una speciale pellicola capace di abbassare la temperatura delle celle fotovoltaiche, favorendo la produzione di energia.

I ricercatori della Johannes Kepler University Linz hanno messo a punto una cella solare in grado di produrre fino a 10 volte in più energia rispetto alle convenzionali celle ultrasottili.

In Olanda sono stati avviati i test preliminari per quanto riguarda la possibile introduzione di barriere autostradali antirumore di tipo fotovoltaico.

Il team di ricercatori della University of Texas, ad Arlington, ha realizzato una speciale cella solare capace di accumulare l’energia intrinseca dei raggi luminosi, rilasciandola progressivamente nel tempo.

Come abbiamo già avuto modo di segnalare in diverse circostanze, tra i mercati dove il fotovoltaico sta conoscendo un periodo particolarmente prospero c’è sicuramente quello statunitense.

Il Fraunhofer ISE CalLab certifica il record recentemente ottenuto dalla Aalto University, che ha adottato celle al silicio nero per raggiungere un rendimento del 22,1%.

La ricerca è particolarmente attiva nel comparto riguardante i sistemi di energy storage, ambito nel quale devono ancora essere migliorati numerosi aspetti per un impiego diffuso di accumulatori e batterie.

Alla Binghamton University, nello Stato di New York, un team di esperti ha realizzato una serie di prototipi di celle solari biologiche, componenti basati su conglomerati di proteine fotosintetiche.

Lo studio sperimentale di spray o vernici fotovoltaiche è in atto da diversi anni, simili prodotti consentirebbero di trasformare ogni superficie utile in collettori solari capaci di ricevere energia direttamente dal sole.

I ricercatori dell’Università dell’Arkansas hanno raggiunto nuovi record di efficienza, adottando celle solari in arseniuro di gallio di soli 9 mmq.

I ricercatori della Purdue University, in Indiana, stanno sviluppando una nuova piattaforma che comprende cristalli fotonici 3D e celle solari a film sottile.