Francesca Manso, Managing Director BayWa r.e. Power Solutions, ci spiega come il settore industriale e commerciale punta sull’energia pulita del fotovoltaico.
Nel 2022 la potenza fotovoltaica in Italia ha raggiunto 2.482 MW, con un incremento significativo per il settore commerciale e industriale. Cosa sta spingendo così tante aziende ad affidarsi a questa fonte di energia pulita? I vantaggi del fotovoltaico non sono legati solo all’aspetto ambientale…
In Italia nel 2022 si è registrato un incremento della potenza fotovoltaica connessa pari al 164% rispetto all’anno precedente. Il settore commerciale e industriale (C&I) sta puntando con convinzione e coraggio sull’energia pulita del fotovoltaico. Secondo l’elaborazione condotta da Italia Solare dei dati resi disponibili da Terna (dati Gaudi), gli impianti compresi tra i 20kw e 1MW riconducibili per potenza al settore commerciale e piccolo industriale – sono aumentati del 65%.
Il rapporto del GSE
Secondo il rapporto statistico del Gestore dei Servizi Energetici (GSE), nel 2022 il 50% della potenza cumulata degli impianti FV in Italia appartiene al settore industriale (settore di attività individuato da codice ATECO). Il restante è composto da un 20% del settore terziario, un 19% da quello residenziale, e un 11% dall’agricoltura.
Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) riporta anche che nel 66% dei casi si opta per un’installazione su edifici, tetti, e coperture. L’installazione su terra è invece scelta dal 34% dei consumatori, per un totale di circa 15.900 ettari coperti. Questi dati fotografano e certificano un fenomeno in forte crescita, diffuso in tutto il paese. Infatti, se la potenza complessiva del fotovoltaico continua a concentrarsi prevalentemente al Nord – con il 45% della potenza totale degli impianti – il Meridione è in crescita e registra nel 2022 il 37% della potenza complessiva.
Cosa spinge sempre più aziende C&I su tutto il territorio italiano ad adottare impianti fotovoltaici a terra e su tetto?
Non è solo una questione ambientale o reputazionale. Grazie alle soluzioni su misura e chiavi in mano che esistono oggi, l’energia pulita del fotovoltaico è conveniente anche da un punto di vista dei costi e dell’autosufficienza energetica. Installare un impianto fotovoltaico vuol dire ridurre, spesso drasticamente, i propri consumi di energia elettrica acquistata dalla rete. Consumi che, specialmente in questo periodo storico, rappresentano una voce molto importante del bilancio aziendale.
Autoconsumo ed efficienza
Inoltre, le aziende che producono e consumano energia nelle ore in cui c’è il sole possono beneficiare del cosiddetto “autoconsumo”, cioè consumare tutta l’energia prodotta istantaneamente, senza scambiarla con la rete. Nel 2022 gli autoconsumi ammontavano complessivamente a 6.237 GWh, pari al 22,1% della produzione di tutti gli impianti fotovoltaici, con un incremento rispetto agli autoconsumi rilevati nel 2021 pari al 20,4%.
Oggi esistono soluzioni “green” anche per le aziende C&I che non riescono a installare un impianto fotovoltaico in proprio. In questo caso, molti fornitori offrono i contratti Corporate PPA. Questi contratti danno la possibilità alle aziende di acquistare energia verde a un prezzo fisso, per un periodo definito di tempo.
Anche in questo caso, le aziende riescono a risparmiare sulle bollette elettriche. Infatti, acquistando energia verde a un prezzo fisso si riesce a limitare l’esposizione alla volatilità dei prezzi. I contratti Corporate PPA portano dei benefici anche per i fornitori di energia pulita, che con questi accordi riescono ad assicurarsi un flusso di entrate su un medio-lungo periodo e possono rafforzare la propria solidità creditizia ottenendo maggiori finanziamenti per costruire nuovi impianti.
Si innesca dunque un circolo virtuoso che nei prossimi anni dovrebbe portare i fornitori a offrire una vasta gamma di opzioni su misura e chiavi in mano per le aziende C&I.