Le piattaforme in perovskite stanno diventando, col tempo, sempre più interessanti e costituiranno probabilmente un’importante alternativa per il futuro del fotovoltaico.

Presso i laboratori dell’ISE del Fraunhofer sono stati raggiunti nuovi record di efficienza per quanto riguarda il fotovoltaico a concentrazione di dimensioni contenute.

RSE, Ricerca sul Sistema Energetico, è una società del Gruppo GSE, e sta attualmente sviluppando un nuovo sistema di accumulo intelligente destinato al mercato residenziale.

Panasonic ha recentemente stabilito nuovi record per quanto riguarda l’efficienza di conversione di celle fotovoltaiche basate sulla tecnologia in silicio cristallino.

First Solar raggiunge nuovi record per quanto riguarda l’efficienza delle celle realizzate con tecnologia a film sottile, archiviando valori certificati del 22,1%.

I ricercatori della tedesca Heliatek hanno spinto ai limiti l’attuale tecnologia fotovoltaica organica e hanno registrato un record di efficienza, pari al 13,2%.

Presso i laboratori di Ingegneria Molecolare del Politecnico di Losanna, un team di esperti è riuscito a sviluppare materiali a basso costo ideali per incrementare l’efficienza del fotovoltaico basato sulla perovskite.

In Corea si studiano metodi alternativi per il riciclo dei pannelli fotovoltaici, due istituti nazionali hanno messo a punto un protocollo che prevede l’adozione di un forno, anziché acido fluoridrico.

I ricercatori del Center for Emergent Matter Science RIKEN e del Dipartimento di Chimica dei Polimeri dell’Università di Kyoto ottimizzano il funzionamento delle celle fotovoltaiche in plastica.

I ricercatori della Florida State University hanno sviluppato una piattaforma sperimentale che potrebbe assicurare un netto incremento dell’efficienza delle celle fotovoltaiche.

Recenti studi condotti nei laboratori di Stanford hanno permesso di replicare quanto avviene nei processi di fotosintesi e di progettare fotoanodi resistenti alla corrosione dell’acqua.

Hanwha Q CELLS e 1366 Technologies, condividendo risorse e tecnologie, hanno registrato un incremento dell’efficienza delle proprie celle del 1,4%, il tutto in soli sette mesi di sviluppo.

Secondo l’International Renewable Energy Agency, tra il 2006 e il 2012, la capacità fotovoltaica annuale è cresciuta del 190%, quella eolica del 40%, in questo contesto i sistemi di accumulo giocano un ruolo importante.

Sempre alla ricerca di una maggiore efficienza per le batterie, gli esperti della Vanderbilt University di Nashville nel Tennessee stanno sviluppando nuovi prototipi basati sulla pirite.

I laboratori State Key Laboratory of PV Science and Technology of China di Trina Solar hanno stabilito un record mondiale di efficienza adottando celle tipo-P in silicio multicristallino.

In Francia, l’Istituto Nazionale di Energia Solare (INES), in collaborazione con Colas, specializzata in infrastrutture di trasporto, ha messo a punto la strada fotovoltaica Wattway.

I ricercatori dell’Università di Stanford hanno sviluppato una speciale pellicola capace di abbassare la temperatura delle celle fotovoltaiche, favorendo la produzione di energia.

I ricercatori della Johannes Kepler University Linz hanno messo a punto una cella solare in grado di produrre fino a 10 volte in più energia rispetto alle convenzionali celle ultrasottili.

Il progetto europeo Construct PV, attivo dal febbraio 2013, è nato con l’obiettivo di sviluppare e rendere funzionale una nuova piattaforma fotovoltaica integrata direttamente nell’involucro edilizio.

Negli Stati Uniti, il progetto MOSAIC, Micro-scale Optimized Solar-cell Arrays with Integrated Concentration, ha aggregato studiosi ed esperti del settore per lo sviluppo di innovative piattaforme legate al micro fotovoltaico a concentrazione.