Il Ministero dello Svilluppo Economico ha firmato i provvedimenti di attuazione che riguardano la rimodulazione degli incentivi alle rinnovabili elettriche. Si tratta di un’azione attesa da tempo e invocata a gran voce dalle associazioni, che già si erano espresse negativamente sui notevoli ritardi riguardanti la firma.

Era atteso entro il 1° ottobre 2014, ma ad oggi non si ha ancora notizia del decreto attuativo che avrebbe dovuto disciplinare le percentuali di rimodulazione dell’incentivo, previste dall’”opzione b”, una delle tre contenute nella contestata norma “Spalma Incentivi”.

In questi giorni assoRinnovabili sta orchestrando le azioni collettive dei produttori e proprietari di impianti fotovoltaici che hanno subito danni a causa del cosiddetto decreto “spalma-incentivi”.

L’istituzione di un tavolo tecnico permanente di consultazione per snellire lo scambio di informazioni e attenuare il rischio di incomprensione tra i soggetti coinvolti.

Come evidenziato dal Governo, per mezzo del ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, sono state confermate, anche per il 2015, le detrazioni fiscali del 65% per gli interventi di riqualificazione energetica.

Dopo essere passato al Senato ed essere stato approvato alla Camera, il Decreto Competitività sta per essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

Dopo essere stato approvato dal Senato, il DL Competitività, che include il tanto criticato “spalma-incentivi”, è ora in discussione alla Camera. Sembrerebbe plausibile l’applicazione di una serie di modifiche, grazie all’introduzione di alcuni emendamenti.

Tra le recenti interrogazioni parlamentari, suscita particolare interesse quella riguardante la definizione del quadro normativo sulle modalità di connessione alla rete elettrica dei sistemi di accumulo a batteria, abbinati a impianti rinnovabili.

Con la seduta di ieri, il Senato ha approvato l’articolo 26 in merito al DL spalma-incentivi, aspramente criticato dalle principali associazioni di categoria.

Anche il WWF si schiera contro il provvedimento “spalma-incentivi”, integrato nel DL Competitività e in discussione in questi giorni.

Il 2013 è stato caratterizzato dalla battaglia continentale tra Unione Europea e Cina, per quanto riguarda il sovvenzionamento statale verso i produttori cinesi e la concorrenza sleale di questi ultimi, che ha portato numerose aziende del vecchio continente alla bancarotta.

L’AEEG, l’Autorità per l’energia, rende disponibile sul proprio sito lo studio “Stato di utilizzo e integrazione degli impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili”.

A Solarexpo 2014 abbiamo incontrato Álvaro García-Maltrás, Sales Director Southern Europe di Trina Solar, che ci ha illustrato l’andamento dei mercati in questi mesi e la visione aziendale attuale.

Gli appuntamenti della Solar Academy SMA continuano anche quest’anno, con appuntamenti mirati e puntuali al servizio dei professionisti del settore.

La gamma di prodotti Trina Solar è stata recentemente certificata secondo la direttiva Waste Electrical and Electronic Equipment o e-waste (WEEE).

assoRinnovabili, il Coordinamento FREE, GIFI e IFI commentano le voci di corridoio secondo le quali sarebbe in corso di presentazione un emendamento di fonte governativa al DL 145 “Destinazione Italia”, che ridurrebbe da 200 kW a 20 kW il limite per usufruire regime di scambio sul posto.

Il fotovoltaico, come ogni altro comparto di mercato, è soggetto alle normative vigenti. Il mercato può perciò essere influenzato, positivamente o negativamente, dai decreti e dalle leggi emanate nei differenti periodi. 

Il trend degli investimenti in fonti rinnovabili in Italia sembra destinato a subire un grosso calo: i colossi del settore, ma anche le medie imprese, rivolgono sempre più il loro sguardo all’estero, attirati da condizioni normative favorevoli e soprattutto stabili.

In Giappone continua la massiccia installazione di impianti fotovoltaici per la produzione di energia pulita, a sostegno delle fonti fossili e del nucleare. Il fotovoltaico, residenziale e non, ha subito un’impennata delle installazioni a seguito dell’introduzione di specifiche tariffe incentivanti, a luglio 2012.

Dopo la sentenza n. 1613/2013 del TAR Lombardia sul ricorso proposto da Aper, Assosolare e da alcuni Associati che ha annullato le Deliberazioni nn. 281/2012/R/EFR e 343/2012/R/EFR sancendo l’illegittimità di un sistema che equipari le fonti energetiche non programmabili a quelle programmabili nella determinazione dei corrispettivi di sbilanciamento,