Febbraio 9, 2012

Cinzia Jannelli

IFI e AES: incentivi concreti al fotovoltaico

Per lo sviluppo del mercato delle rinnovabili è necessario un impegno chiaro e risoluto del Governo. Questa è la richiesta di IFI Comitato Industrie fotovoltaiche italiane e AES, Azione energia solare, che con un comunicato sottolineano la necessità di delineare prospettive di intervento concrete per il mercato del fotovoltaico.

Per lo sviluppo del mercato delle rinnovabili è necessario un impegno chiaro e risoluto del Governo. Questa è la richiesta di IFI Comitato Industrie fotovoltaiche italiane e AES, Azione energia solare, che con un comunicato sottolineano la necessità di delineare prospettive di intervento concrete per il mercato del fotovoltaico.

«Il settore del fotovoltaico vive un momento di difficoltà e grande incertezza per il futuro a causa dello stillicidio di continue modifiche e revisioni alle norme sulle incentivazioni al settore. Il mercato è già in sofferenza per queste incertezze, e la mancanza di indirizzi chiari rischia di allontanare definitivamente gli investitori e i clienti. IFI e AES concordano sulla necessità di rivedere l’attuale modello di incentivazione per il settore del fotovoltaico. Riteniamo che la quota dei sussidi deve essere aumentata a favore di innovazioni tecnologiche, prodotti e tecnologie italiane. Fino ad oggi gli incentivi sono andati per il 90% a imprese estere principalmente extra-europee. Ora devono essere rimodulati per generare ricadute stabili nel tempo per la filiera italiana. Questo porterà lavoro e crescita per il nostro Paese in un settore con migliaia di addetti nella ricerca, nell’industria e nelle imprese di installazione e servizi. La nostra industria è molto giovane ed è partita in netto svantaggio rispetto alle grandi e storiche aziende multinazionali, e non vogliamo certamente stravolgere le regole della competizione, che sempre vanno salvaguardate. Ma la competizione deve basarsi su una parità di condizioni e regole uguali, tutelando i principi di un «fair trade» come ricordato anche di recente dall’azione antidumping lanciata negli USA sul tema del prezzo dei moduli fotovoltaici di fattura asiatica. Chiediamo al Governo una attenta riflessione per definire incentivi selettivi alle imprese e alle modalità di consumo più virtuose, focalizzate sull’efficienza, sull’innovazione e sulla ricerca. Una soluzione stabile e chiara aiuterà molto la filiera italiana, con un ritorno superiore al costo, visto anche che il mercato domestico è di fatto il più grande del mondo. Questo permetterà, insieme alle sinergie fra industria, installatori e tecnici locali radicati sul territorio, la creazione di un importante contributo al rilancio del sistema Paese con la generazione di valore e nuove opportunita per i nostri giovani». 

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