Novembre 21, 2012

Cristiano Sala

Anie/Gifi, servono regole certe per lo smaltimento dei moduli FV

Anie/Gifi, per conto degli operatori della filiera fotovoltaica, richiedono regole chiare e precise per quanto riguarda lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici giunti a fine ciclo vitale.  

Anie/Gifi, per conto degli operatori della filiera fotovoltaica, richiedono regole chiare e precise per quanto riguarda lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici giunti a fine ciclo vitale.

 

Come prescritto dal V Conto Energia, i produttori di moduli FV devono essere iscritti a un consorzio per il riciclo, una struttura certificata preposta alla gestione dei prodotti esauriti. Nonostante una normativa vigente, i requisiti per la validazione degli impianti per il riciclaggio non sono ancora stati resi noti, dettaglio che vincola la certificazione della tariffa incentivante per i nuovi impianti. La specifica comunicazione del GSE sottolinea l’approvazione degli incentivi, che saranno tuttavia condizionati dall’assenza di un certificato di adesione ai consorzi conformi per lo smaltimento. Questa lacuna pone in essere un ciclo potenzialmente pericoloso, che porta i proprietari degli impianti ad agire contro gli operatori del mercato FV che, a loro volta si trovano bloccati in una paradossale barriera allo sviluppo del mercato fotovoltacio, come affermato dallo stesso Valerio Natalizia, presidente di Anie/Gifi. La situazione, analizzata su scala nazionale, non è semplice e sta innescando rallentamenti e blocchi produttivi, con conseguenti perdite di denaro e investimento. La burocrazia frena le aziende del territorio che, in molti casi, si vedono costrette a investire all’estero.
Per poter avviare al più presto un tavolo di confronto e intervenire in modo rapido, Anie/Gifi hanno già inoltrato richiesta alle istituzioni competenti, proponendo alcune possibili soluzioni. Tra queste, l’obbligo per i produttori di adesione a consorzi per lo smaltimento dei moduli a fine vita, a decorrere da almeno 30 giorni dopo la data di pubblicazione sul sito del GSE, il tutto senza alcuna retroattività.
Non solo, è necessaria la definizione delle operazioni che devono essere effettuate ai fini di un corretto smaltimento e riciclo e l’identificazione univoca del produttore dei moduli fotovoltaici.
Valerio Natalizia conclude: “Ancora una volta ci siamo rivolti alle istituzioni in maniera propositiva e costruttiva, cercando il dialogo allo scopo di dare continuità al mercato fotovoltaico, certezze agli operatori ma anche ai clienti finali. I cittadini italiani si sono impegnati ad investire oltre 6 miliardi di Euro all’anno per lo sviluppo del fotovoltaico. Abbiamo il dovere di definire un percorso virtuoso che porti a compimento il progetto di decarbonizzare e la produzione energetica nazionale attraverso regole chiare e certe”.

 

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