Giugno 21, 2012

Francesco Ferrari

Preoccupazione per il Quinto Conto Energia

In una nota congiunta le associazioni del settore, APER, ANIE-GIFI e Assosolare hanno espresso le loro preoccupazioni per alcune indiscrezioni emerse negli ultimi giorni relative al possibile mancato accoglimento, da parte del Governo, delle modifiche definite “imprescindibili” richieste dalle Regioni in materia di fotovoltaico

In una nota congiunta le associazioni del settore, APER, ANIE-GIFI e Assosolare hanno espresso le loro preoccupazioni per alcune indiscrezioni emerse negli ultimi giorni relative al possibile mancato accoglimento, da parte del Governo, delle modifiche definite “imprescindibili” richieste dalle Regioni in materia di fotovoltaico

Si legge infatti nel comunicato congiunto: “Pensiamo invece che anche il settore delle rinnovabili debba dare il proprio contributo all’uscita dalla crisi, ma vorremmo che nella contabilità complessiva non fossero inseriti solo i costi degli incentivi, ma anche le voci quali la riduzione della dipendenza dall’estero in materia d’energia, la protezione dalla volatilità del prezzo dei combustibili fossili, l’ormai dimostrata riduzione del prezzo dell’energia elettrica e la creazione di nuovi posti di lavoro. Voci che, secondo anche quanto dimostrato dallo studio OIR, valgono 76 miliardi di euro da qui al 2030, senza tenere conto dei benefici per l’ambiente e la salute.

Il fatto che non si voglia dar seguito alle legittime richieste delle Regioni, se non per alcuni aspetti marginali, significa non voler tener conto dell’economia reale e di ciò che i territori esprimono. Il mancato innalzamento del tetto per i piccoli impianti fotovoltaici fuori registro, per esempio, non consente un adeguato sviluppo di impianti medio piccoli destinati all’autoconsumo nelle Pmi. Analogamente sia il mancato innalzamento della soglia massima di spesa annua per gli incentivi a 7 miliardi di euro che il mancato spostamento a ottobre dell’entrata in vigore del V Conto Energia comporterà da un lato un prematuro termine degli incentivi stessi prima che venga raggiunta l’effettiva competitività del fotovoltaico e dall’altro creerà dei danni irreparabili a chi sta legittimamente realizzando gli impianti in questi giorni."

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