Novembre 25, 2012

Sofia Prada

Officinae Verdi presenta il primo progetto grid parity

Officinae Verdi presenta il primo progetto fotovoltaico sostenibile  senza incentivi, riuscendo così a centrare l’obiettivo della grid parity, per una pari convenienza economica tra energia prodotta da strutture fotovoltaiche e quella acquistata dalla rete, ottenuta tramite altri sistemi.  

Officinae Verdi presenta il primo progetto fotovoltaico sostenibile  senza incentivi, riuscendo così a centrare l’obiettivo della grid parity, per una pari convenienza economica tra energia prodotta da strutture fotovoltaiche e quella acquistata dalla rete, ottenuta tramite altri sistemi.

 

Una nota ufficiale dell’azienda riporta quanto segue: “I Sistemi Fotovoltaici Officinae Verdi, che vengono tarati sui fabbisogni energetici dell’impresa a valle di un vero e proprio audit energetico, consentono una produzione dell’energia a un costo inferiore agli 0,09 euro/kWh, inclusi gli oneri annuali di manutenzione e il costo iniziale dell’impianto, riducendo del 50% i costi mediamente sostenuti dalle Pmi Italiane. Ciò è reso possibile da una capacità produttiva superiore del 10% alla media di mercato e da una specifica modalità costruttiva che consente di ridurre del 20% i tempi e dunque i costi di installazione. Cavi, quadri, inverter, pannelli, schemi elettrici perseguono l’obiettivo della massima produzione, con un tasso di efficienza superiore all’86%”.
Gli impianti gestiranno in maniera intelligente la produzione, lo stoccaggio, nonché il consumo dell’energia anche attraverso un’interfaccia utente di tipo web-based.
Il ministro dell’ambiente Corrado Clini è intervenuto in merito alla questione commentando: “La prospettiva di mercato dell’energia rinnovabile, che sempre più deve essere strettamente legata all’innovazione tecnologica e alla ricerca, è sicuramente destinata all’autosufficienza economica. Il lavoro svolto da Officinae Verdi per la realizzazione di un prodotto in grid parity dimostra la possibilità di un’accelerazione in questa direzione e dimostra come nei fatti esiste un mercato che possa rispondere positivamente alla sfida dei cambiamenti climatici mettendo i privati, siano essi individui o aziende, nelle condizioni di rispondere alle proprie esigenze energetiche diminuendo le emissioni climalteranti”.
Per il ministro, la sfida dell’Italia deve essere “strettamente legata all’innovazione che in questo settore non può essere solo tecnologica, ma anche finanziaria, per meglio rispondere a richieste sempre maggiori che vengono dai comparti produttivi”.
Clini ha sottolineato infine come le aziende che scelgono le energie rinnovabili “fanno un passo fondamentale nei confronti della sostenibilità ambientale che costituisce un aspetto determinante proprio di quella competizione di mercato che deve vedere posizionati le aziende e i prodotti di paesi come l’Italia in una fascia di alta qualità ambientale”.

 

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