Al Virginia Tech, USA, si studia il fotovoltaico flessibile ad alta efficienza, i ricercatori hanno messo a punto una struttura capace di catturare la luce solare e quella proveniente da altre fonti.

Da anni, la più avanzata frontiera del fotovoltaico è quella degli impianti galleggianti, per valutare l’impatto ambientale e all’ecosistema è in fase di sviluppo una piattaforma a Singapore.

La startup americana Sunflare ha recentemente presentato un innovativo progetto fotovoltaico basato su tecnologia CIGS, una speciale pellicola facile da applicare su ogni superficie.

Presso la Michigan State University è in fase di sviluppo un dispositivo di tipo “concentratore solare luminescente trasparente”, che potrebbe incrementare notevolmente l’efficienza degli edifici.

L’Innovation Park del Politecnico di Losanna ha messo a punto un modulo fotovoltaico capace di raggiungere un’efficienza del 36,4%, grazie a un sistema a concentrazione compatto.

Presso la University of Illinois di Chicago è in fase di sviluppo l’innovativa piattaforma che consente di trasformare l’anidride carbonica in combustile, grazie a particolari celle solari “fotosintetiche”.

I ricercatori dell’Oak Ridge National Laboratory, sovvenzionati attraverso il programma governativo USA SunShot Initiative, hanno sviluppato celle solari al tellururo di cadmio ad alta efficienza.

I ricercatori dell’Università di Corea e dell’Università di Illinois a Chicago hanno sviluppato un materiale elettroconduttivo che potrebbe migliorare le performance dei thin film.

L’innovativa piattaforma sperimentale messa a punto dagli ingegneri dell’Università del South Wales, in Australia, adotta celle di piccole dimensioni e un prisma catalizzatore.

Al MIT di Boston si lavora per incrementare la qualità delle celle fotovoltaiche e per avvicinarsi al massimo teorico di efficienza del 33,7%. sancito dal limite di Shockley-Queisser.

L’Istituto per le energie rinnovabili dell’Eurac ha elaborato nuovi prototipi di pannelli fotovoltaici, unità studiate per fondersi con facilità con i design e i dispositivi più moderni.

Nei laboratori dell’Università del New South Wales, in Australia, si lavora a pieno ritmo per sviluppare la nuova architettura fotovoltaica CZTS, solfuro di zinco rame stagnato.

I ricercatori della Kyung Hee University di Seoul realizzano una piattaforma che coniuga fotovoltaico e batterie di smartphone usate, un esempio di sostenibilità e riciclo.

DEPsys Smart Grid Solutions, fornitore di tecnologia destinata alla gestione e al controllo delle reti energetiche, ha implementato la tecnologia ThingWorx di PTC.

Gli studiosi dell’Università di Linköping, Svezia, in collaborazione con l’Accademia cinese della scienza, CAS, hanno sviluppato una piattaforma fotovoltaica polimerica senza fullereni.

I laboratori del Politecnico di Hong Kong PolyU hanno messo a punto una cella solare in tandem perovskite-silicio in grado di raggiungere un’efficienza di conversione del 25,5%.

La collaborazione tra il team dei Graphene Labs dell’IIT e l’Università di Tor Vergata ha reso possibile lo sviluppo del primo pannello fotovoltaico al grafene di grandi dimensioni.

L’EURAC collabora attivamente con un gruppo di ricerca internazionale e raduna i propri esperti a Bolzano per rendere più sicuro e affidabile il fotovoltaico di domani.

First Solar e una filiale della Silicon Ranch Corporation hanno stipulato un accordo quadro per l’impiego della tecnologia a film sottile per i progetti che saranno sviluppati nel 2017 e 2018.

Le piattaforme in perovskite stanno diventando, col tempo, sempre più interessanti e costituiranno probabilmente un’importante alternativa per il futuro del fotovoltaico.