Giugno 9, 2011

Cristiano Sala

La pulizia dei pannelli solari

Dopo aver compreso perché è opportuno mantenere pulito il proprio impianto fotovoltaico e aver analizzato come è possibile intervenire, in base alle tipologie di installazione, la domanda che è lecito porsi è se effettivamente la pulizia regolare della struttura può portare ad effettivi vantaggi.

Prima di rispondere a questa domanda è necessario fissare alcuni aspetti. Innanzitutto bisogna precisare che, ad oggi, non esiste un sistema di misurazione oggettivo per valutare il grado di sporcizia dei pannelli e quindi definire i possibili benefici di una pulitura. I casi studiati sono pochi e risulta molto difficile quantificare in modo corretto la perdita d’efficienza dovuta allo strato di sporco che si accumula sui pannelli.

Al di là dell’oggettiva imprecisione di possibili calcoli, va inoltre aggiunto che la tipologia di sporco riscontrata sui moduli FV è variabile e inevitabilmente dipendente dall’ambiente dove sono installati. È il caso di fattorie e allevamenti animali, dove lo strato accumulato differisce, per conformazione e composizione, da quello che si può trovare sul tetto di un’azienda ai margini di una grande città. In questo caso lo smog e l’inquinamento creano una patina con diverse proprietà e porta a una riduzione di efficienza diversa rispetto ad altri casi.

La pulizia dei pannelli solari

Considerando quanto detto, è opportuno segnalare che una pulizia periodica consente di osservare lo stato dei pannelli e analizzare eventuali danneggiamenti. Una pulitura costante consente di ridurre infiltrazioni di agenti inquinanti e di natura vegetale, come muschi e muffe. Per tale motivo può risultare indicata a titolo di “mantenimento” dell’impianto.

Cercando di quantificare i costi di questa manutenzione è necessario considerare il tipo di meccanismo di pulizia utilizzato. In funzione del sistema adottato, infatti, può aumentare o meno il quantitativo di materia prima necessaria, a partire dall’acqua utilizzata. Per esempio, l’uso di idropulitrici ad alta pressione richiede oltre 200 litri all’ora, mentre l’impiego di un sistema ad aste con spazzola circa la metà. A questo va a sommarsi l’uso di additivi e detergenti particolari, a seconda della tecnologia utilizzata. A titolo puramente indicativo, i costi per la pulizia da parte di un’azienda specializzata possono essere quantificati in circa 2 – 3 Euro per metro quadrato.

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