Luglio 1, 2011

Francesco Ferrari

Rinnovabili, tagli del 30% agli incentivi, o forse no

Ha innalzato il tono delle polemiche la notizia della proposta in arrivo con la manovra finanziaria di ridurre del 30%, dal primo Gennaio 2012, gli incentivi rispetto a quelli al 31 Dicembre 2010.

Ha immediatamente innalzato il tono delle polemiche la notizia della proposta in arrivo con la manovra finanziaria di ridurre del 30% dal primo Gennaio 2012 gli incentivi rispetto a quelli al 31 Dicembre 2010 per le le energie alternative. In realtà sembra che il Governo abbia però ritirato la proposta e nel comunicato stampa della riunione del Consiglio Dei Ministri del 30 Giugno 2011, dove è stato approvato il decreto legge con disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria coerenti con gli obiettivi di manovra condivisi in sede europea, il provvedimento non viene citato.

Inutile dire che la notizia del possibile taglio ha catalizzato immediatamente l’attenzione degli addetti ai lavori con commenti molti marcati a riguardo. Per esempio, a titolo indicativo, il comunicato congiunto delle associazioni delle rinnovabili ANIE/GIFI, ANEV, APER ed ASSOSOLARE ha manifestato “incredulità e sgomento la notizia dell’emendamento all’art. 33 del DL Manovra”. Queste associazioni hanno precisato che l’impatto della misura, se confermata, sarebbe devastante non solo per il settore della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili ma per tutti i consumatori, sia industriali che domestici, che attualmente beneficiano di incentivi o sgravi che trovano copertura nella bolletta (come ad es. il bonus sociale per indigenti, anziani e malati). E a questo aggiungono che invece sarebbe opportuno, come da tempo propongono e chiedono gli operatori del settore, l‘eliminazione dell’IVA sull’A3 o altre voci della bolletta. Secondo il comunicato , la proposta “rappresenterebbe l’ennesimo attacco alla credibilità ed affidabilità del nostro Paese nel definire regole e strumenti stabili per il raggiungimento degli obiettivi vincolanti al 2020 in materia di sostenibilità energetica ed ambientale”.

Qualche fonte di stampa comunque utilizza il temine “congelato” parlando del provvedimento sui tagli agli incentivi, e questo stato di incertezza, sottolineano altri, non fa certo bene al mercato delle rinnovabili che ha bisogno di stabilità e certezze, soprattutto dopo quanto è accaduto negli scorsi mesi.

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